
“In Giro per Bari”
Mostra di fotografia di Rocco Errico
dall’archivio della Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921)
dal 24 Febbraio al 13 Marzo
Ex Palazzo delle Poste, piazza Cesare Battisti 1, Bari
a cura di Valentina Iacovelli
Al via un’edizione speciale di Contempo. il progetto dedicato alle produzioni per l’arte e la cultura contemporanea di Valentina Iacovelli inaugura una fase invernale portando per la prima volta a Bari i lavori di Rocco Errico. Un viaggio di immagini per la Bari degli anni settanta con le preziose fotografie dell’artista, patrimonio della Fondazione Di Vagno di Conversano, che grazie a Contempo, saranno esposte in mostra dal 24 febbraio al 13 marzo a Bari, presso l’ex palazzo delle Poste.
Rocco Errico è stato uno dei reporter più noti degli anni ottanta, ha espresso la sua passione civile e sociale militando nel PSI e ritraendo con la sua macchina fotografica la vita, la sofferenza, le vicende delle persone comuni, con una naturale preferenza per quelle meno fortunate. In questa mostra dal titolo “In giro per Bari” si possono ammirare i suoi reportage dedicati al capoluogo pugliese. Una ventina di scatti del 1971 che testimoniano la storia e l’anima della città di Bari nelle espressioni quotidiane abituali e nelle sue evoluzioni. Lo sguardo va dal basso verso l’alto, dall’alto verso il basso di incroci di strade di una Bari che non c’è più e questo crea un effetto di grandiosità. La raccolta è stata dichiarata di interesse storico particolarmente importante dalla soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia e della Basilicata nel 2019.

(Rocco Errico – Bari 1971)
In accostamento alle foto di Rocco Errico la curatrice, Valentina Iacovelli, ha selezionato il lavoro di Silvestro Simeone, reporter di Locorotondo, classe 1990.
“la scelta di confrontare lo sguardo di una nuova generazione di artisti con quella del passato è interessante. Il confronto mette in dialogo le pratiche del passato con quelle più recenti. Le foto di Errico del ‘71 e gli scatti di Simeone hanno lo scopo di documentare il continuo movimento delle persone, delle macchine e il movimento della vita nelle strade di Bari”. Testimone di un cambiamento radicale, la fotografia è protagonista, sempre più consapevole, dell’attuale panorama sociale, politico e culturale. In risalto le opportunità linguistiche espressive proprie della forma fotografica, che non è semplicemente legata alla riproduzione dello spazio e del tempo in quanto tali ma piuttosto alla forma e alle sostanze delle idee.

(scatto di Silvestro Simeone)
Contempo Winter continuerà a Conversano, in collaborazione con la Fondazione Museo Pino Pascali, con una mostra dedicata alle fotografie di Gianni Leone. Il fotografo di origini pugliesi, dagli anni settanta ad oggi, è famoso per la sua ricerca dei paesaggi italiani e pugliesi. Il suo stile peculiare lo ha reso precursore di un metodo. In mostra anche le foto scattate a Conversano.
Gianni Leone insieme ai suoi colleghi Luigi Ghirri, Mario Cresci, Olivo Barbieri, Giovanni Chiaramonte ha contribuito al rinnovamento dell’iconografia della fotografia italiana, ribaltando stereotipi e luoghi comuni sul Bel Paese.
Il progetto Contempo Winter realizzato da Contempo produzione per l’Arte e la Cultura Contemporanea, in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921), la Fondazione Museo Pino Pascali, Città Metropolitana. Promosso da Regione Puglia “PiiiL Cultura in Puglia”, Città Metropolitana di Bari, Comune di Bari, Comune di Conversano, Università degli studi di Bari “Aldo Moro”.

(Rocco Errico)
Rocco Errico (Livorno 1933 – Bari 1987)
Nel 1963 si iscrive al Partito Socialista Italiano e la sua vita viene caratterizzata da questa doppia vocazione, che si intreccerà perfettamente: Rocco esprime la sua passione civile e sociale militando nel PSI e insieme testimoniando con le sue foto la vita, la sofferenza, le vicende delle persone comuni, con una naturale preferenza per quelle meno fortunate. Rocco degli anni ’60 è un fotografo apprezzato per i suoi ritratti, per la perfezione e la coerenza dei giochi di luce: i volti e gli oggetti sembrano obbedire ad un’armonia intrinseca, ad una razionalità euclidea. Rende omaggio a sua moglie Noemi con decine di ritratti irripetibili. Ma negli anni ’70 affiora la sua vera vocazione: il reportage, la fotografia che racconta storie di vita ed impietosamente indica e denuncia contraddizioni insopportabili. Bambini di Bari vecchia, vecchi abbandonati in ospizi, cimiteri di guerra, sono i servizi fotografici con i quali ottiene consensi e diversi premi a livello nazionale. Insieme ai suoi reportage, Rocco ama riprendere anche le persone ed i volti più noti, quelli che “fanno la storia”, ma sempre con uno stile personalissimo e sovente ritraendoli in momenti e gesti inconsueti, giocando mirabilmente con il bianco/nero e riportandoli a una dimensione di persone comuni. Si ricordano le sequenze dedicate ad Andreotti, Craxi, De Martino, Lama, Nenni e quella scattata ad un concerto di Mina. Famosissimo il suo reportage ai funerali di Pietro Nenni, dedicato ai volti ed alle storie dei militanti del PSI giunti con le loro bandiere da ogni parte d’Italia. Rocco Errico firma inoltre tutte le foto di scena del Teatro Abeliano. All’inizio degli anni ’80 è ormai un fotografo affermato e uno dei più noti fotoreporter italiani. Il suo entusiastico impegno sociale, la sua arguzia di osservatore dei costumi gli fanno guadagnare collaborazioni con riviste e quotidiani. Nel pieno della vita, giunto a una straordinaria maturazione intellettuale ed artistica, al pieno e sereno equilibrio di quella miscela di interessi e passioni sulla quale ha fondato la sua esistenza e cioè famiglia, lavoro, politica, fotografia, cede ad una malattia che, nel breve volgere di due mesi, lo vince il 27 agosto del 1987.
Silvestro Simeone
13 anni di esperienza in campo fotografico. Vanta la collaborazione con l’associazione u Juse per la vittoria del premio New European Bauhouse in Italia, dove ne cura tutt’ora la parte fotografica e supervisiona quella video del festival “Esseri Urbani”.
Esposizione ad “Artefiera”, notte bianca a Bologna nel 2018 in Vicolo Bianchetti 8.
Direttore della fotografia per il docufilm Petrolio diretto da Silvio Giannini nel 2018.
Pubblicazione del libro fotografico monocromatico “San Rocco a Mezzodì” in collaborazione con Giuseppe Carrieri, edito da Pietre Vive Editore.
La sua passione per la fotografia è nel continuo studio di essa diretta sui libri, è bello ogni tanto si diverte a riesumare una pin-hole per delle foto che sono pezzi unici, sia per il valore cosmico che per la loro irriproducibilità analogica.
Ama per lo più la semplicità della strada per esprimersi fotograficamente.
Assistente fotografo presso lo studio “Foto -G-” dai 16 fino ai 24 anni, dove si realizzano foto di eventi e still-life per cataloghi, sviluppo e stampa in camera oscura. Free-lance dai 24, tra il panorama festival pugliese e Bologna per collaborazione varie con “Yoox”, “Airbnb”, “Arte sotto i portici” e “Artefiera”.

(Silvestro Simeone)